dicembre 12, 2021

Distopia Covid: domande aperte

Un'altra variante, l'ultima etichettata "Omicron", e un altro scivolamento dell'Europa verso restrizioni che in Italia assumono il nome di "super green pass", altrove di lockdown o di passaporti selettivi. Prorompono nuove ondate di campagne vaccinali, tutte "a tappeto", anche per i bambini, sempre più brevi perché sempre più manifestamente inefficaci (sebbene ufficialmente non si possa dire) e di allarmi mediatici ansiogeni, spesso esagerati e ancorati a cliché (come quello sulle scuole 'non sicure'). L'effetto "déjà vu" è servito. Soprattutto, cresce di giorno in giorno l'impressione che qualcosa non torna. E che il dissenso sia silenziato a volte per principio, in una distopia che anziché smaterializzarsi si rafforza. Se fare giornalismo è anche essere sentinelle della vita sociale e della democrazia, ho pensato fosse doveroso raccogliere in questo blog, disordinatamente, le domande e le osservazioni critiche che ho ascoltato da "persone della strada", come una volta si chiamava la gente comune (senza titoli da esibire nei talk show ma non per questo sprovvista di logica). Anche solo a futura memoria. Nota bene: questo articolo collettivo non è fatto per i social e per le chat digitali: non servono i commenti, di nessun tipo, e non verranno date risposte tramite social. Sarebbe sufficiente continuare a pensare e a confrontarsi, di persona, a piccoli gruppi.


  1. Famiglia di Guido, Paola F., Anna G. (professionista), Antonio L. (pensionato): che fine ha fatto l’immunità di gregge? Perché nessuno di coloro che ce l’hanno sventolata come un obiettivo già da 'questa primavera' non fa ammenda e ammette di avere sbagliato?
  2. Patty e marito: ma se il vaccino funziona e mi protegge e sono meno contagiosa e mi ammalo meno e sono asintomatica... perché devo fare lo stesso la quarantena (con uno sconto ridicolo di tre giorni rispetto ai non vaccinati)? Perché devo portare comunque (e lo faccio con scrupolo) la mascherina? Ma quanto stanno realmente funzionando questi cosiddetti vaccini?
  3. Alex (studente di Scienze politiche): perché si sono create false illusioni in chi come me, in buona fede e con spirito faticosamente collaborativo, si è fatto vaccinare? Alla luce di quanto sostenuto dai vari Figliuolo, Draghi… era già prevista, nei loro programmi, la presenza di no-vax. Non doveva bastare un 80% di vaccinati per essere fuori pericolo?
  4. Lorenzo M., Matteo R.: parlando con le persone che conosco della loro scelta di continuare a vaccinarsi mi sorge la domanda: “Ma tu ti vaccini perché non vuoi prendere il Covid o perché vuoi il Green pass, ovvero vuoi continuare - come prima era normale senza bisogno di un pass - ad andare al cinema, a teatro, in biblioteca, in palestra e soprattutto a lavorare?
  5. Elena, marito e figli: in analogia con quanto è successo prima dell’avvento del fascismo, il potere continua ad agitare un pericolo (allora era il pericolo rosso) per spaventare la popolazione e si presenta come il protettore da quel pericolo. Non che il pericolo magari ora non ci sia, ma viene strumentalizzato. Perché si fa leva sulla paura della gente? Forse per tenerla in pugno?
  6. Massimo C, "Nicon", Barbara, Luciana C., Luciano A.: forse che un non vaccinato con tampone negativo è meno sano di un vaccinato che non ha fatto il tampone? Come gli si può vietare di salire su un mezzo di trasporto pubblico?
  7. Lauretta, Antonio N., Marzia: qual è lo stato delle ricerche per quanto riguarda la cura del Covid? Perché non si dà più spazio a questo argomento e si parla soltanto e sempre di "unica arma" per i vaccini, anche se è dimostrato che non funzionano, almeno secondo quanto era stato detto?
  8. Roberto C., Alberto C.: non si sta forse cercando di isolare e dividere sempre più le persone? Il governo non ha il coraggio di imporre esplicitamente l’obbligo vaccinale e punta a ghettizzare/diffamare chi legalmente ha il diritto di non vaccinarsi, soprattutto dopo i proclami dell’immunità di gregge puntualmente smentiti dai fatti. Divide et impera: la divisione del Paese tra buoni e cattivi secondo noi può avere degli esiti molto pericolosi. I due amici citano la vicenda dei capponi di Renzo: sono tutti sulla stessa barca (sono destinati a finire in pentola) ma si beccano a vicenda, invece di trovare il modo di aiutarsi e di essere solidali “come accade troppo sovente tra compagni di sventura”. Si stanno emarginando persone che non hanno infranto nessuna legge!
  9. Leonardo, studente universitario, si focalizza sull'uso del linguaggio e dei mezzi di comunicazione: come mai si parla di SUPER Green Pass, come se ci si aspettasse l’introduzione di qualche elemento migliorativo, quando in realtà per chi ha il Green Pass le cose non cambiano e si procede solo per sottrazione di diritti ai non vaccinati?
  10. Club di dieci mamme tra i 28 e i 42 anni: perché la Società Italiana di Pediatria usa come motivazione ufficiale per vaccinare i bambini 5-11 anni (oltre a dire che senza vaccino un bambino ha una probabilità su 100.000 di essere ricoverato in Terapia intensiva) la seguente: “Il bambino non vaccinato avrà una probabilità vicina al 100% nel corso di un anno di dover eseguire esami diagnostici (tamponi) in caso di febbre o di altri sintomi che siano correlabili a Covid-19 e di essere sottoposto a quarantena in caso di positività”? Ma lo sanno i pediatri che in quarantena ci vanno anche i vaccinati se sono positivi?
  11. Marcello, Fabio, Alberto F.: perché la scienza, così ascoltata, continua a utilizzare il termine "vaccino" sapendo che è scientificamente scorretto? Perché non si parla piuttosto di siero antigenico? Marcello aggiunge: se fosse un vero vaccino, non ci sarebbe bisogno di terze, quarte, quinte e chissà quante ancora dosi.
  12. Sofia: perché la libertà di pensiero viene così attaccata? Qualche sera fa ho seguito il tg nazionale e un servizio parlava del ragazzo identificato come il fomentatore dei cortei no-green pass. L’accento era stato tutto posto sulla pericolosità delle sue idee, piuttosto che su alcuni reati contestati (aveva falsificato dei documenti): è un buon servizio informativo?
  13. Maurizio e consorte, Emilio, Graziano: si può sapere qual è il vero programma per le vaccinazioni? Prima si parlava di terza dose solo per le categorie fragili e gli immunodepressi poi, con assoluta "nonchalance", si è passati all’estensione a tappeto a quasi tutta la popolazione…
  14. Paolo M. (vaccinato, intellettuale): con quale coraggio si può imporre la scelta di così tante dosi di vaccino, soprattutto sui bambini e sugli adolescenti? Quali sono i risultati concreti della seconda dose che ci è stata presentata come risolutiva? Adesso si parla già di quarta dose... E aggiunge: Quousque tandem Catilina abutere patientia nostra?
  15. Un lettore abituale di quotidiani locali si sofferma su un intervento pubblico di Stefano Bonaccini, presidente dell'Emilia-Romagna, riportato con questo titolo (coerente con il contenuto): “È tutta colpa dei non vaccinati” se le terapie intensive sono piene. Il presidente della Regione ha detto che questi sottraggono posti ai vaccinati… Ma non erano proprio le autorità, anche regionali, a sostenere che chi si vaccinava non andava a finire in terapia intensiva? Un 30% di vaccinati ricoverati in terapia intensiva non è una percentuale così bassa…
  16. Valerio S., Mirco, Edoardo, Sandra, Giorgio M.: perché non si aumenta il controllo dell’effettivo uso delle mascherine e del distanziamento dove questo è necessario? Sandra (insegnante) aggiunge una considerazione: noi a scuola stiamo molto attenti a questi aspetti, ma dove non c’è controllo si nota molta leggerezza!
  17. Angelo (battezzato), Alessia: perché la Chiesa, anziché allinearsi al potere e far credere che il vaccino è secondo il Vangelo, non parla delle disparità di trattamento e delle ingiustizie che si stanno verificando? Forse perché è l’unico "luogo" dove a nessuno, per andare a messa, è richiesto di esibire un green pass? Angelo aggiunge: sarebbe giusto che la Chiesa avesse più coraggio nel mettersi di fianco a chi sta subendo immotivati soprusi.
  18. Alessia: perché per andare a messa nella chiesa del mio quartiere non mi viene richiesto nessun pass, ma se ci torno tre ore dopo per ascoltare un concerto, con mascherina e distanziamento, devo esibire il "super green pass"? Dove sta la logica?
  19. Angelica (studentessa universitaria): con quale autorità e da chi attribuitagli il presidente Draghi si permette di dire che chi non è vaccinato non è un cittadino? Oppure di affermare che non si vaccina compie un atto di morte? Quali leggi fondamentali del nostro Paese ha infranto chi fa la scelta di non vaccinare se stesso o i figli minorenni? Perché, guardando oggettivamente come vanno le cose (contagi ciclici, tante varianti del virus, inefficacia dei vaccini, sospensione del green pass a chi si contagia...), non si comincia a dire che ci possono essere delle ragioni oggettive per non vaccinarsi? Angelica aggiunge: non si pretende che chi ci governa sappia esattamente come risolvere il problema, ma se avessero il coraggio di parlare con onestà e di ammettere le proprie contraddizioni sarebbero sicuramente più credibili e riscuoterebbero più fiducia.
  20. Maria C.: leggo dal giornale locale dell'11 dicembre 2021 che il 60% dei ricoverati non è vaccinato… Cosa deve pensare il restante 40% (valore non irrilevante) di vaccinati che si trova parimenti ricoverato? Non ha forse il diritto di sentirsi turlupinato? Con che motivazioni vorrà farsi iniettare una terza dose chi ha vissuto quest’esperienza?
  21. Roberto L., Gianni F., Chiara V.: perché la RAI ha sposato esclusivamente la causa pro-vax e non dà democraticamente voce anche a chi ha un pensiero diverso e rispettoso? Perché oltre a diffondere gli appelli del no-vax pentito perché ricoverato in ospedale non si diffondono anche i video e le storie delle persone che hanno subìto danni anche seri e permanenti dal vaccino?
  22. Raffaella, Sofia P.: perché parecchie persone con cui parlo che hanno fatto la terza dose lamentano disturbi che prima non avevano (esempi concreti: tachicardie, sensazione di freddo, malessere generale)?
  23. Lucia (insegnante vaccinata) cita un pensiero dal romanzo Il sistema periodico di Primo Levi: l’autore fa riferimento ad un suo compagno di università, da lui conosciuto e frequentato nel periodo di emanazione delle leggi razziali (1938); parlando di lui dice: “E infine, e fondamentalmente: lui, ragazzo onesto ed aperto, non sentiva il puzzo delle verità fasciste che ammorbava il cielo, non percepiva come un’ignominia che ad un uomo pensante venisse richiesto di credere senza pensare? Non provava ribrezzo per tutti i dogmi, per tutte le affermazioni non dimostrate, per tutti gli imperativi?”. Alla vostra coscienza queste frasi non suonano come un avvertimento molto sinistro?
  24.  Alessandro A.: come si concilia l’affermazione di Draghi secondo cui il Green Pass dà serenità perché ci dice che 'siamo in mezzo a persone sane' con la sospensione del Green Pass ai vaccinati che sono “malauguratamente” risultati postivi anche dopo due dosi?
  25. Samuele (19 anni) porta il suo caso personale: vaccinato con due dosi nella primavera-estate 2021, nella stessa estate 2021 ha preso il Covid (con 3/4 della sua famiglia coinvolti, nonostante fossero tutti vaccinati): quindi... il sistema immunitario non aveva ancora reagito? Allora quanto tempo ci vuole perché il sistema immunitario reagisca? Come si concilia tutto ciò con la necessità oggi fortemente raccomandata di una terza dose entro soli 5 mesi perché ormai il vaccino non fa più effetto? In sostanza quanto cavolo protegge il vaccino?!
  26. Antonella e altre colleghe insegnanti, Maria, Rosy, Patty, Andrea M. e Andrea C. e altri compagni di classe (studenti): con quale coerenza passiamo dalla consapevolezza (?) della disastrosità della DAD (dimostrata dagli esiti delle prove Invalsi oltre che dall’oggettivo aumento dei disagi psicologici/psichiatrici dei giovani) allo sbattere sui giornali a titoli cubitali che la scuola è nel caos (?) e che l’unica soluzione realizzabile per fronteggiare il caos è proprio... la DAD? Ma esiste davvero la convinzione che la scuola in presenza sia un bene essenziale come la salute? Perché viene sempre sacrificata per prima appena i contagi risalgono, nonostante soglie di vaccinati altissime?
  27. Antonio S.: chi ci garantisce che il vaccino è l’unica soluzione al problema del Covid-19? Quali sono le fonti di quest’informazione? Perché medici che sostengono altri tipi di cure sono censurati e ridotti al silenzio? Perché il medico che aveva sperimentato una cura col plasma, guarendo anche delle persone, si è suicidato?


(aggiornamento all'11/12/2021)


28. Filippo T.: leggo sul "Carlino" del 23 dicembre 2021 che Israele (definito “il Paese più avanti”) ha annunciato la somministrazione della quarta dose la prossima settimana per gli over 60. Quanto è sostenibile per il fisico umano un ritmo vaccinale di questo genere? Con quale fiducia un comune cittadino può affrontare una prospettiva del genere, in particolare pensando a bambini e ragazzi? Perché non provare a velocizzare il sistema di cura? Quanto il Governo o chi ne ha competenza sta investendo in questa direzione?

29. Matteo S., Fabio S., Paola L.: perché gli ospedali, il sistema sanitario e di fatto tutti i cittadini devono pagare i decennali tagli alla sanità pubblica che sono stati costantemente e a lungo operati dai Governi che si sono susseguiti nel nostro Paese?

30 Lettrice reggiana alla vigilia di Natale: Cristina Marchesi ha dichiarato che all’Ausl non ci si aspettava una situazione come quella che si sta vivendo, con una forte ripresa dei contagi, tale da mettere in difficoltà il sistema sanitario. Come si concilia questa affermazione, che parte naturalmente da una constatazione dei fatti, con i proclami di chi sosteneva che con due dosi di vaccino avremmo affrontato con sicurezza l’inverno? Come si può ancora affermare che il vaccino è l’unica strada possibile alla luce di questa situazione?

31. Luca T., Angela B.: quanto è tollerabile il prolungamento ad oltranza dello stato di emergenza, che calpesta il dettato della Costituzione? 

32. Tommaso P.: com'è stato ricavato il dato secondo cui 200 medici reggiani affermano pubblicamente che il vaccino anti-Covid ha evitato almeno 500.000 morti in Europa?


(aggiornamento al 24/12/2021)


33. Giuseppe A. e migliaia di famiglie in rete: perché vaccinare bambini e ragazzi se non contraggono il Covid in forma grave e poi contagiano comunque?

34. Annamaria P.: la linea del governo non cambia: nonostante la manifesta inefficacia, si continua a spingere sulla terza dose (uno spreco non usarla, dice Mattarella: uno spreco solo economico, visto che le dosi sono state già acquistate): non è un segnale di questa sconfitta la scelta di diversi ospedali di regalare buoni in denaro o generi alimentari a chi va a fare la terza dose?

35. Emilia I.: la comunicazione ufficiale continua a essere manovrata e subdola per indurre a fare la terza dose: molti hanno capito (perché così hanno letto sui giornali e inteso dai tg) che chi fa la terza dose non deve fare la quarantena: falso! Uno può aver fatto tre o quattro o cinque dosi ma se contrae il virus (e succede ogni giorno) deve fare la quarantena, allungata dal caos burocratico-sanitario: perché l'informazione non è stata più precisa, puntualizzando che chi ha fatto la terza dose salta la quarantena solo se risulta "contatto" di persona positiva?

36. Massimo R.: perché il premier Draghi non accompagna mai con parole di umanità, umiltà e magari di ammenda i provvedimenti per i quali insiste (vedi green pass rafforzato per lavorare)? Perché il presidente della Repubblica, primo garante della Costituzione, non ha fatto riferimento alle violazioni costituzionali che la vaccinazione obbligatoria di massa comporta?

37. Roberto e Viviana C.: il sistema sanitario, tramite le Asl, è al collasso e ora riversa gli oneri dei test sulle farmacie, stabilendo (dopo averla negata per i semplici green pass) la valenza diagnostica del test antigenico: perché nessuno, anche tra medici e infermieri, ammette l'insostenibilità e il fallimento della strategia indifferenziata utilizzata fino a questo momento?

38. Lisa M.: ho fatto la terza dose, ho contratto lo stesso il virus (sintomi lievi per due giorni), ho dovuto fare la quarantena che mi ha fatto saltare le legittime e "sicure" aspettative di vacanza per Natale. Oltretutto la prenotazione del tampone per la fine della quarantena, a causa del collasso della mia Asl, è andata per le lunghe e così la mia quarantena effettiva è stata di 17 giorni! Non posso fare causa allo Stato per sequestro di persona?

39. Mattia e Roberta S.: la gestione a criterio unico (vaccinare tutti, comunque, con un numero di dosi che non si sa, ogni tre-quattro mesi) della pandemia è fallimentare ma viene alimentata dalla dittatura di numeri e allarmi (contagi in crescita, meno danni e lutti, ma non conta): perché nessuno mette in discussione il presupposto giuridico che rende possibili gli arbitrii, cioè lo stato di emergenza, ancora una volta prorogato senza interpellare gli italiani?

40. Fabio A.: ancora sullo stato di emergenza. Ai tempi del governo Conte e della gestione della vera "emergenza Covid", i contestati DPCM si basavano su questa concessione straordinaria che ha dei presupposti di gravità molto forti, che nel 2020 in effetti sussistevano. Perché gli stati di emergenza sono stati rinnovati per due anni, ora fino al 31/3/2022, anche quando la gestione della pandemia è diventata più ordinaria? Se lo Stato si assumerà la responsabilità di obbligare i lavoratori e Dio non voglia gli studenti al vaccino, non dovrebbe togliere contestualmente lo stato di emergenza? Non è diventato uno strumento di potere non giustificabile alla luce dei numeri, che ci dicono che anche i vaccinati si contagiano e contagiano e che (per fortuna) la pericolosità letale è diminuita al livello di incidenti e altre cause patologiche di morte?

41. Marco L.: c'è un tilt sanitario-burocratico che riguarda soprattutto la difficoltà delle Asl di garantire nei tempi giusti le necessarie certificazioni sia di inizio che di fine quarantena (mio figlio, di 12 anni, è in quarantena dal 5 dicembre 2021 e ha potuto uscire di casa solo dopo un mese, e ha avuto solo pochi giorni di lieve raffreddore): perché lo Stato non interviene con i fondi straordinari per aumentare i punti di effettuazione dei tamponi molecolari richiesti e il personale addetto?


(aggiornamento al 2/1/2022)


42. Elisabetta B.: io sono contraria ad avere tutto sul telefono, così porto in borsetta il mio "super green pass" stampato e quello di mia figlia, che ha dodici anni. Entrambi i pezzi di carta sono in regola, validi. Capita non infrequentemente che la lettura della stampa non funzioni, o che l'app che dovrebbe leggere i certificati giri a vuoto. Giorni fa in biblioteca il mio pass è stato letto, ma quello di mia figlia no e siamo dovute uscire! Perché questi disagi? Cui prodest? Che senso ha questo stato di cose per cui anche chi dovrebbe sentirsi a posto deve subire delle ingiustizie burocratiche?

43. Maria C.: accompagno un figlio adolescente a fare allenamento di atletica leggera, in luogo aperto. Appena varcata la soglia del campo, un "incaricato" mi ha chiesto il green pass, che peraltro detengo: ma dov'è la logica di questa richiesta? Forse che l'aria delimitata dal perimetro del campo si infetta?

44. Mirella G.: sono un'insegnante che ha creduto nella vaccinazione e che ben contenta è andata a farsi fare la terza dose per potere lavorare in sicurezza. Dopo circa un mese dal cosiddetto booster sono risultata positiva, asintomatica, e ho pensato che era 'grazie' al booster se non avevo sintomi. Ma il tampone di controllo è risultato positivo e ho dovuto restarmene in isolamento per due settimane! Ho così perso la fiducia e chiedo a chi impone l'obbligo: potete smentirmi se dico, come ora penso, che la mia terza dose è stata totalmente inutile?


(aggiornamento al 18/1/2022)


45. Edoardo T.: mi pare di essere il primo giornalista che pone questa domanda: perché nessuno - dopo l'elezione del presidente della Repubblica e il festival di Sanremo, i grandi spettacoli offerti alla nazione - parla di TOGLIERE LO STATO DI EMERGENZA visto che NON sussiste più una pandemia, ma un'endemia e i danni economici, psicologici e sociali derivanti dalla pandemia e dalla sua gestione sono ingenti? Che senso ha arrivare al 31 marzo 2022, la scadenza dell'ennesima proroga disposta dal governo senza consultare i cittadini? Non si vorrà procrastinare ancora lo stato di emergenza? Volere è potere: perché non revocarlo prima della scadenza, ad esempio da domattina?

46.Silvia M.: sono mamma di due figlie di 7 e 12 anni che non intendo vaccinare, e faccio il tampone ogni 48 ore per andare a lavorare, con regolare green pass 'base'. In base a quale logica non posso andare alla biblioteca comunale - dove richiedono il green pass 'rafforzato'? Non è un servizio pubblico? Non sono più controllata io con il tampone negativo fatto il giorno stesso di altri utenti che hanno fatto il vaccino tre mesi fa?

47. Fulvio B. e Elena R.: troviamo inquietante che si parli di "green pass a DURATA ILLIMITATA": in che senso?! Nel senso forse che ci sarà SEMPRE una discriminazione tra chi è in regola con le dosi di vaccino e chi no, anche "dopo"...? Ma tre dosi di vaccino durano per sempre? Chi lo dice?

48.Emanuela L.: sono madre di tre figli dai 5 agli 11 anni. Il virologo Bassetti, sorvolando sul fatto (non da poco!) che NON si conoscono gli effetti a lungo termine del vaccino anti-Covid sui bambini, dice in un'intervista che occorre vaccinare a tappeto i bambini se questa operazione servisse anche solo a salvare un bambino dalla morte per Covid. In base alla medesima logica, se per uno solo dobbiamo ragionare in questo modo, allora come andiamo a spiegare ai parenti delle persone morte a seguito del vaccino che valeva la pena vaccinarsi, visto che queste vittime stavano benissimo prima del vaccino?


(aggiornamento al 5/2/2022)


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