gennaio 15, 2023

Fiume che vai

La canzone che apre il disco "Compagni di viaggio", album di dodici brani che ho scritto e interpreto su musiche di Daniele Semprini, è intitolata "Fiume che vai". Si tratta di una metafora della vita, che avanza tra secche e piene, attraversando tratti impervi e altri pianeggianti, con l'acqua che in ogni "punto" rimane un istante, cioè ogni momento della vita è prezioso, non si ripresenterà più uguale, ché non ci è dato tornare indietro, così come la corrente non risale alla sorgente ma va verso la foce: "Fiume sei fatto per incontrare, per viaggiare, vedere ed infine conoscere il mare", dice il ritornello. Per me il fiume è anche una metafora della Chiesa, che "entro due rive" (le ricorrenti divisioni tra progressisti e conservatori, sinistrorsi e destrorsi eccetera) contiene comunque un'unica realtà, anch'essa in cammino verso l'incontro con il Signore risorto.

L'arrangiamento, un po' gospel e un po' blues, aiuta a dare serenità a un pezzo leggero ma non per questo così semplice. Per ascoltare "Fiume che vai" su Spotify basta cliccare su questa riga.


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