
C'è l'amore di Pier Giorgio Frassati per la montagna, ma anche per le vette della santità, nella nuova canzone che ho scritto e interpretato, sulla musica di Fausto Bizzarri, pubblicata il 15 settembre 2023 su etichetta Artisti Online. Una vita piena, quella di Frassati, nonostante sia finita quando aveva solo 24 anni. Pier Giorgio nacque il 6 aprile 1901 da una delle famiglie più in vista di Torino, ma preferì essere il “facchino” dei poveri, trascinando per le vie della città i carretti carichi di masserizie degli sfrattati. Dinamico, volitivo, amico di tutti, Pier Giorgio oltre alla montagna amava i fiori e la poesia e l'inseparabile corona del rosario; sulla sua scrivania, accanto ai testi universitari, erano aperte le vite dei santi.
Ed ecco il testo. In allegato, l'immagine di copertina del singolo.
Frassati dono di carità
Fin lassù salì Frassati
e così scalò l’eternità.
Lui che amò i più sfruttati
fu dono di carità.
Lo si vedeva per Torino
fra mobili da portar via,
per i poveri facchino
lui legato ai fiori e alla poesia.
Pier Giorgio di famiglia era
figlio dell’alta borghesia
ma si vedeva in miniera
e studiava perciò Ingegneria.
Fin lassù salì Frassati
e così scalò l’eternità.
Lui che amò i più sfruttati
fu dono di carità.
Affezionato al suo Rosario,
innamorato di Maria,
di Domenico terziario,
molti santi sulla scrivania.
Non fu chiamato a fare il prete,
al matrimonio disse no,
del suo spirito la sete
nell’amore agli ultimi placò.
Fin lassù salì Frassati
e così scalò l’eternità.
Lui che amò i più sfruttati
fu dono di carità.
Andava per montagne e boschi,
fondò una strana compagnia:
“Società dei Tipi Loschi”,
per pregare e stare in allegria.
Pier Giorgio visse come un lampo,
mistero anche per i suoi.
Ebbe un male senza scampo
ma il suo esempio è vivo tra di noi.
Fin lassù salì Frassati
e così scalò l’eternità.
Lui che amò i più sfruttati
fu dono di carità.