
Un’esperienza di Chiesa vivace, colorata e simpatica, come sarebbe piaciuta a sant’Artemide Zatti, infermiere e coadiutore salesiano, laico consacrato: chi è passato a Boretto il 7 ottobre 2023 riporta questa esperienza.
Ospite illustre nel programma della due giorni di festa organizzata a Boretto dall’unità pastorale e dall'Amministrazione comunale con le diverse associazioni del territorio è stato il cardinale Ángel Fernández Artime, Rettor maggiore dei Salesiani, accompagnato nella basilica di San Marco dai suoi sorridenti confratelli, cominciando dall’Ispettore don Roberto Dal Molin.
Tante le iniziative messe in campo, per la regia del parroco don Giancarlo Minotta e del primo cittadino Matteo Benassi: un libro realizzato con il contributo dei bambini delle scuole primarie di Boretto e Brescello, “Artemide giocava a campana”, il sito web artemidezatti.it, la mostra permanente allestita nella basilica di San Marco, il colloquio con il cardinale Artime e l’Eucarestia festiva presieduta dallo stesso, fresco della porpora ricevuta lo scorso 30 settembre in Concistoro, e ancora la camminata “Color Zatti”, catechesi itinerante nei luoghi dove Artemide è nato nel 1880, è diventato cristiano e ha vissuto l’esperienza della miseria che lo vide precoce bracciante e successivamente indusse la famiglia a emigrare a Bahía Blanca, nella provincia di Buenos Aires.
Per presentare i diciassette pannelli della mostra, dal titolo "Artemide Zatti, il paradiso per una bicicletta", il curatore don Erino Leoni, formatore salesiano, ha usato proprio tutte le parti della bici per una spiegazione appassionata, tra teologia e vita spirituale, che ha catturato l’attenzione della comunità radunata in basilica: dalla catena di trasmissione al manubrio, dal freno alla dinamo, fino alle ruote.
All’incontro di presentazione è intervenuto anche il postulatore generale della Congregazione salesiana, don Pierluigi Cameroni, superlativo biografo di Zatti, che della santità di Artemide ha messo in luce due aspetti su tutti: la sua attenzione integrale alla persona e il suo essere un grande uomo di comunione.
Gli stessi don Erino e don Pierluigi, ormai volti di casa a Boretto, hanno accompagnato nella formazione le guide locali per la mostra che da ora in poi sarà sempre disponibile ad accogliere i visitatori della basilica.
Dopo le prime visite guidate alla mostra, in chiesa ha avuto luogo un secondo momento di ascolto, edificante e informale, con il cardinale Artime. Spagnolo di origine, il neo-porporato globetrotter è stato tra l’altro, dal 2009 al 2013, Superiore dell’Ispettoria dell’Argentina Sud, con sede a Buenos Aires, dove ha conosciuto, oltre al cardinale Bergoglio futuro Pontefice, quella terra al confine con la Patagonia dove Zatti si è santificato nel servizio agli ammalati indigenti. Rispondendo alle domande di alcuni laici – Giulia, Susanna, Patrizia, Anna, Alessandro, Marco – il cardinale ha affrontato un ventaglio di argomenti che toccano da vicino la nostra esistenza: l’insegnamento scolastico, l’oratorio che cambia, la malattia oncologica, il volontariato, il rapporto con i figli, con i colleghi di lavoro, con le nuove tecnologie. Del colloquio distilliamo solo, con licenza giornalistica, alcuni consigli davvero saggi: continuiamo a praticare il faccia a faccia, la presenza sorridente, la cultura della tenerezza e dell’amorevolezza. Nella sequela di Cristo, la strada segnata da sant’Artemide è quella: ci resta, ça va sans dire, da pedalare.
Nella gallery alcune immagini scattate il 7 ottobre 2023 a Boretto da Giuseppe Maria Codazzi.