
Mi è stato chiesto dagli amici della Casa Famiglia della Carità "Betania" di Albinea (Reggio Emilia) di parlare delle tre mense della PAROLA, dell'EUCARESTIA e della CARITÀ; mense che il 1° ottobre 2020, il giorno del 19° anniversario dell'opera, erano rappresentate dai tre pani deposti ai piedi dell'altare, nella cappella della Casa, ed erano anche descritte dai pensieri preparati da tre famiglie e scritti su alcuni cartoncini. Ho proposto una piccola meditazione durante i Vespri. Parlare di queste MENSE vuol dire parlare del CAMMINO CRISTIANO, la nostra vita. Il CAMMINO è una realtà che tendiamo a idealizzare: anzitutto noi pensiamo subito al cammino materiale, ma c’è anche un cammino spirituale che facciamo su questa terra; inoltre lo immaginiamo sempre come qualcosa di dinamico e affascinante, ma se pensiamo a certe giornate in cui siamo tutto il tempo assorbiti dal lavoro, o magari a letto con la febbre... ci siamo mossi? E dove siamo andati? Ed è stato bello?
Sono partito da queste premesse per riflettere sulle tre mense come nutrimento di cui il cammino cristiano ha costantemente bisogno. Con un paradosso: a differenza di quello materiale, il cibo spirituale più lo mangiamo, più fa venire fame. E sono 'arrivato' all'insegnamento che ci ha tramandato la missionaria di cui la Chiesa fa memoria il 1° ottobre, santa Teresa di Gesù Bambino, a cui il Signore le ha fatto capire che per piacerGli dobbiamo percorrere la strada dell’umiltà, della piccolezza, della semplicità del bambino che si affida al genitore. Perché prima della generosità e del nostro presunto “dare”, c’è la Misericordia che riceviamo gratuitamente da Dio.